lunedì 7 febbraio 2011

I commissione, modifiche al regolamento

Oggi in I Commissionel' ordine del giorno era il seguente: 
  1. Prosecuzione esame della proposta di deliberazione PD 913 del 6/12/2010 con oggetto:"Modifiche ed integrazioni allo Statuto comunale - Adeguamento normativo e sistematico delle disposizioni". 
Tra gli articoli in discussione c'era quello relativo alle consulenze esterne ( art. 17). L' Avvocato Morino, ci ha spiegato come funziona tutt'ora il ricorso a consulenze esterne. In pratica se all'amministrazione pubblica serve una prestazione professionale specializzata, quest' ultima ha l'obbligo di farne comunicazione a tutti i dipendenti comunali, affinchè venga individuato un lavoratore adatto a svolgere tale mansione.  Se la ricerca è positiva, il nuovo incarico al dipendente potrà essere affidato esclusivamente previo permesso del suo superiore. Il quale nella maggior parte dei casi nega lo spostamento. L'incarico quindi viene delegato a personale esterno ( studi privati).
Ho sottolineato la responsabilità dei superiori che rifiutano di prestare un subalterno ad altri compiti, questi di fatto impegnano la pubblica amministrazione ad un maggior esborso economico, affidando le opere a professionisti che risulteranno assai più onerosi. Sappiamo che tra le fila dei dipendenti di Ca' Farsetti esistono decine di persone sottoutilizzate, persone dalle capacità straordinarie ridotte a compiti inferiori alle loro potenzialità, queste troverebbero gratificazione personale e nel contempo farebbero risparmiare molto denaro alle casse pubbliche. Si potrebbero pure assumere altre persone, per sopperire agli spostamenti, l' operazione sarebbe vantaggiosa in caso di consulenze molto costose, in quanto un nuovo dipendente ( a tempo determinato) avrebbe costi molto inferiori alla parcella degli studi professionali.  Proprio in questi giorni abbiamo presentato delle interpellanze su sospetti incarichi fiduciari esterni, sono state fatte le opportune comunicazioni tra i dipendenti?

1 commento:

  1. Buon giorno,
    ritengo che il dipendente comunale sia dipendente del Comune e non del suo superiore. Quindi se l'Amministrazione Pubblica decide che il dipendente è più utile alla Città per un certo compito piuttosto che per un'altro non dovrebbero esserci proibizioni di sorta. In particolare il Sindaco, che tiene molto all'interesse della Città ed alla sua (della città) economia, dovrebbe fare in modo di evitare che vi siano limitazioni contrarie all'interesse della Città.
    anonimo - andrea di bari

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