lunedì 28 febbraio 2011

PAT


Il PAT delinea le grandi scelte sul territorio e le strategie per lo sviluppo sostenibile; individua le principali funzioni delle diverse parti del territorio comunale e le aree da conservare e valorizzare per il loro valore ambientale, paesaggistico e storico-architettonico. Il PAT è richiesto dalla legge regionale 11/2004 che obbliga tutti i comuni del Veneto a rinnovare il vecchio piano regolatore.
Crediamo che il PAT debba esser condiviso con i cittadini, affinchè riescano a partecipare attivamente ed in piena consapevolezza, a tal proposito abbiamo presentato la seguente Interpellanza

a carnevale ogni scherzo vale


Siamo tutti ( o quasi ) donatori

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venerdì 18 febbraio 2011

Risposta alla Ns Interpellanza da parte dell' Ass. Bergamo
17 febbraio 2011


risposta dell' Ass. Bergamo alla nostra Interpellanza

la risposta di PMV

Extra l' Ass. Bergamo ha risposto :
Che i bypass ciclopedonali non facevano parte del progetto del tram, ma che il comune si sta organizzando con determinazione, e che ha investito 12 milioni di euro, per gli ampliamenti (in tutta la città).
Che l' amministrazione non intende prendere provvedimenti contro nessuna figura, in quanto non si configurano ipotesi di dolo a danno dei cittadini.

Ci siamo riservati di valutare le risposte e nel caso di proporre una nuova interrogazione, oltre a qualche osservazione che non ha scalfito la ferrea convinzione da parte degli interpellati di essere sempre dalla parte della ragione.

Naturalmente non finisce qui! Voi siete soddisfatti delle risposte?  
18 febbraio 2011

Consiglio Comunale
14 febbraio 2011
Consiglio Comunale

venerdì 11 febbraio 2011

8 febbraio
ore 12.00 riunione dei capigruppo, per definizione odg, del prossimo Consiglio Comunale, e programmazione eventi per i festeggiamenti 150° anniversario dell' unità d'Italia
13.30 incontro con cittadini per proposte ecosostenibili da far adottare al Comune di Venezia
14.00 Incontro con rappresentanti UAAR per informazioni a riguardo dei costi della visita del Pontefice a maggio.
14.30 XI commissione
16.00 incontro con colleghi consiglieri per iniziative da intraprendere in maniera trasversale.
 16.30 III commissione
18.00Illustrazione e critiche al PAT con Arch. F.S. nella sala Giunta ovale. Partecipano alcuni aderenti al Movimento ed il Consigliere di Municipalità di Mestre Buiatti

lunedì 7 febbraio 2011

I commissione, modifiche al regolamento

Oggi in I Commissionel' ordine del giorno era il seguente: 
  1. Prosecuzione esame della proposta di deliberazione PD 913 del 6/12/2010 con oggetto:"Modifiche ed integrazioni allo Statuto comunale - Adeguamento normativo e sistematico delle disposizioni". 
Tra gli articoli in discussione c'era quello relativo alle consulenze esterne ( art. 17). L' Avvocato Morino, ci ha spiegato come funziona tutt'ora il ricorso a consulenze esterne. In pratica se all'amministrazione pubblica serve una prestazione professionale specializzata, quest' ultima ha l'obbligo di farne comunicazione a tutti i dipendenti comunali, affinchè venga individuato un lavoratore adatto a svolgere tale mansione.  Se la ricerca è positiva, il nuovo incarico al dipendente potrà essere affidato esclusivamente previo permesso del suo superiore. Il quale nella maggior parte dei casi nega lo spostamento. L'incarico quindi viene delegato a personale esterno ( studi privati).
Ho sottolineato la responsabilità dei superiori che rifiutano di prestare un subalterno ad altri compiti, questi di fatto impegnano la pubblica amministrazione ad un maggior esborso economico, affidando le opere a professionisti che risulteranno assai più onerosi. Sappiamo che tra le fila dei dipendenti di Ca' Farsetti esistono decine di persone sottoutilizzate, persone dalle capacità straordinarie ridotte a compiti inferiori alle loro potenzialità, queste troverebbero gratificazione personale e nel contempo farebbero risparmiare molto denaro alle casse pubbliche. Si potrebbero pure assumere altre persone, per sopperire agli spostamenti, l' operazione sarebbe vantaggiosa in caso di consulenze molto costose, in quanto un nuovo dipendente ( a tempo determinato) avrebbe costi molto inferiori alla parcella degli studi professionali.  Proprio in questi giorni abbiamo presentato delle interpellanze su sospetti incarichi fiduciari esterni, sono state fatte le opportune comunicazioni tra i dipendenti?

Multate il Sindaco

Il 27 gennaio 2011 abbiamo inviato questa lettera al Comandante dei Vigili

gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle


              Comandante Generale della
        POLIZIA LOCALE di Venezia
Consegna a mano        Via Cappuccina, 76
Allegati: 8        30174 Mestre – Venezia


Oggetto: violazione dell’art. 11 comma V del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 114

Egregio dott. MARINI,
Le scrivo la presente per chiedere il suo intervento in relazione ad una fattispecie piuttosto particolare che si è venuta creando, in questi ultimi anni, nel Comune di Venezia.
Mi riferisco alla questione delle deroghe per le aperture domenicali degli esercizi commerciali di cui al decreto in oggetto. Esse, come sicuramente saprà, sono regolate dall’art. 11 comma V di tale legge che recita espressamente così: “il comune, sentite le organizzazioni di cui al comma 1, individua i giorni e le zone del territorio nei quali gli esercenti possono derogare all'obbligo di chiusura domenicale e festiva. Detti giorni comprendono comunque quelli del mese di dicembre, nonché ulteriori otto domeniche o festività nel corso degli altri mesi dell'anno”.
Il testo normativo sembra quindi piuttosto chiaro in merito al limite massimo di 8 domeniche all’anno, escluse quelle di dicembre considerate ormai “canoniche”. Ciò nonostante il Comune di Venezia ha violato palesemente, a mio avveduto giudizio, questa disposizione legislativa per gli anni passati come anche per l’anno attualmente in corso su cui, probabilmente e tramite il suo prezioso aiuto, si può ancora fare qualcosa per correggere la situazione.
Per il 2011 l’ordinanza OR/2010/848 del 24.11.2010 qui allegata (doc. 1), a firma del Vicesindaco Sandro SIMIONATO in sostituzione del Sindaco, ammette nel territorio comunale complessivamente 15 deroghe al posto di 8: tale risultato si ottiene conteggiando tutte le diverse deroghe aventi una data differente (anche quelle limitate territorialmente ad una sola zona o quartiere escluso, naturalmente, il centro storico per il quale vige una deroga generale in quanto “città d’arte o zona del Comune ad interesse artistico” ai sensi degli artt. 3 e 5 comma II della Legge Regionale n. 62 del 28.12.1999).
Le comunico inoltre che questa situazione di illegalità è stata oggetto di tre diverse interrogazioni e interpellanze (doc. 2-3-4) ad opera, prima, di un ex consigliere della Municipalità di Mestre-Carpenedo e, successivamente, ad opera dello scrivente.
Per completezza d’analisi, Le allego tale documentazione insieme all’unica risposta, peraltro insoddisfacente, fornita dall’Amministrazione (doc. 5) e alle tre recenti sentenze del TAR Veneto e del Consiglio di Stato (doc. 6-7-8), citate nelle interrogazioni, le quali confermano, per quello che qui interessa, l’interpretazione letterale della norma sul punto delle 8 deroghe l’anno.
L’ultima missiva è, nello specifico, un’interpellanza, depositata il giorno 19 novembre 2010, per la quale non è ancora stata fissata la competente commissione comunale per la sua discussione e risposta da parte dell’Assessore.
L’ordinanza, d’altro canto, è divenuta definitiva il giorno 24 gennaio 2011 (scadenza del termine di 60 giorni per fare ricorso): va detto, a onor del vero, che né i piccoli operatori commerciali né i lavoratori della Grande Distribuzione hanno espresso la volontà di impugnare l’ordinanza, un po’ per carenza di risorse economiche e forse anche per scarso interesse ad agire.
Occorre infatti ammettere che il ricorso, da parte del Comune di Venezia, all’escamotage dell’attribuzione di un numero massimo di 8 deroghe ad ogni zona territoriale o quartiere fa sì che nessuno si senta leso poiché dovrà lavorare al massimo per otto giornate e sa con certezza che gli altri non usufruiranno di un numero superiore di deroghe.
Lei potrebbe chiedersi allora, legittimamente, dove sia il danno da tutelare.
In realtà un pregiudizio sussiste ugualmente, nonostante la furba elusione della legge da parte del Comune, ed è costituito banalmente dalla violazione di legge in sé. Sapere infatti che il proprio Sindaco, avvocato amministrativista viepiù, abbia posto in essere un’ordinanza, su impulso dell’assessore al Commercio e dei suoi tecnici, in palese contrasto con la legge nazionale e regionale non può che causare disaffezione dei cittadini verso le istituzioni locali.
Per non parlare del deficit di senso civico e di rispetto della legge che, in presenza di circostanze del genere, non possono che aggravarsi.
Considerato quanto sopra descritto, Le chiedo di applicare nei confronti del Sindaco o del Vicesindaco, firmatario effettivo dell’ordinanza, e in via solidale nei confronti anche dell’assessore al Commercio la disposizione di cui all’art. 22 comma III dello stesso Decreto Bersani che dispone quanto segue:“Chiunque viola le disposizioni di cui agli articoli 11, 14, 15 e 26, comma 5, del presente decreto e' punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da lire 1.000.000 a lire 6.000.000” (gli importi debbono essere convertiti: sanzione da 516 a 3.099 euro).
Come sicuramente saprà, tale norma è applicata dagli agenti della Municipale quando ad esempio un esercizio commerciale viola le norme sugli orari di apertura/chiusura, sull’obbligo di esposizione dei prezzi di vendita, sui saldi, ecc. Ma, se a violare la legge fosse proprio il Sindaco che quella stessa legge dovrebbe far rispettare in città attraverso la Polizia Locale?
E’ doveroso, a mio modo di vedere, che sia sanzionato pure il Sindaco affinché i cittadini comprendano che il primo cittadino è soltanto un primus inter pares.
Ringraziando fin d’ora per l’attenzione accordata al sottoscritto e la solerzia con cui vorrà procedere, Le porgo distinti saluti.
Venezia, 27.01.2011

Marco GAVAGNIN, Consigliere comunale
 
 
oggi il Gazzettino pubblica

 
attendiamo la risposta dagli organi preposti

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sabato 5 febbraio 2011

ore 10.30 Incontro con referente per la promozione di referendum sulla sublagunare

ore 11.00  IX Commissione (congiunta alla II Commissione) 

  1. Esame della proposta di deliberazione PD.945.2010 del 16.12.2010: G.R.A.L. s.c.a.r.l. - Revoca della liquidazione della Società.
  2. Incontro con gli impiegati del Cantiere Navale De Poli.
ore 12.00/ 13.00 conferenza stampa a ca' Farsetti del MoVimento, per la presentazione di 6 nuove interpellanze.
partecipano alla conferenza Gavagnin, Placella,Terzi, Scano.  Testate presenti: Nuova Venezia, Gazzettino, Corriere del Veneto.

13.00 Incontro con rappresentante di comitato  di Castello, che ci illustra i possibili cambiamenti urbanistici collaterali alla sublagunare.

Contatti con arch. S.F. per preparare illustrazioni per slide su sublagunare e Tav

2 febbraio 2011

ore 9.30  IV Commissione
  1. Illustrazione del progetto di intervento di sistemazione a raso di Piazzale Roma da parte degli Assessori Ugo Bergamo e Alessandro Maggioni.
Il progetto di risistemazione di P.le Roma, presenta moltissime modifiche alla circolazione. Ho richiesto i progetti ai segretari preposti, per avviare un ampia discussione tra i componenti del MoVimento ed i cittadini interessati, affinchè il riordino risulti più concertato possibile.  

ore 12.30
Assemblea dei capigruppo:
odg del prossimo consiglio comunale. 
discussione sulle tariffe telefoniche applicate ai portatili dei consiglieri. 
Intenzione di costituire un Consiglio Comunale itinerante, previo modifiche dello statuto comunale.